Ognuno di noi ha, nella propria vita lavorativa, date collegate a diversi momenti fondamentali. L’inizio dell’apprendimento di quella che è diventata la mia grande passione mi ha visto arrivare in Australia nel 2008. In quella terra bella ma lontana, quindi, è iniziato il mio apprendimento delle diverse culture culinarie.

Sono arrivato in Australia nel 2008, proprio perché ero ansioso di intraprendere nuovi cammini. Completamente per caso, ho avuto quello che, come ricordo solitamente, era un approccio personale alla cucina. Infatti, fu il mio coinquilino dell’avventura australiana del 2008 che mi introdusse alle spezie asiatiche e, di conseguenza, mi fece apprezzarle.

Dopo ciò, volai negli Stati Uniti. Mentre ero negli USA nel 2012, ho imparato a fare hamburger, cocktail sudamericani e molto altro. Quindi, avendo iniziato ad accumulare diverse conoscenze di varie culture culinarie, ho sentito il forte desiderio di continuare questo mio viaggio. Ecco perché ho fatto di nuovo le valigie e sono atterrato in Inghilterra nel 2014.

Nel 2014 in Inghilterra, lavorando in un pub, ho avuto l’opportunità di conoscere la loro cultura e altro ancora. Infatti, strano ma vero, questa nuova esperienza mi ha aiutato a conoscere e apprezzare i vini e i cocktail italiani.

Il 2016, tuttavia, mi vede tornare dall’Inghilterra, sia per riposarmi sia per riorganizzare le varie idee che mi frullavano in testa. Infatti, tra le varie prospettive a cui stavo pensando, c’era proprio quella di voler aprire un ristorante in Inghilterra.

Ero sul punto di realizzare il mio sogno, quello di aprire un wine bar in stile italiano a Birmingham, quando, a seguito della Brexit, il mio sogno è naufragato. Infatti, a seguito della Brexit, sarebbe stato difficile e costoso, soprattutto a causa di una questione di dazi, aprire un ristorante in Inghilterra.

Nonostante questo contrattempo, non mi sono affatto depresso. Non a caso, l’ho visto come un’opportunità. Fondamentalmente, invece di portare tutta la mia conoscenza delle diverse culture culinarie in Inghilterra, ho deciso di aprire il mio primo food truck in Italia, un’avventura intrapresa con l’aiuto di mio fratello.

Con il forte desiderio di fondere le varie cucine e i diversi sapori, abbiamo preso un furgone dove facevamo i panini. Mettendo in pratica quella che era stata la mia esperienza dinamica e caleidoscopica, ho creato, tra le altre cose, birra lager e birre artigianali, così come il Texas cheese burger, l’Australian, senza dimenticare le patatine fritte.

Dopo quattro settimane, abbiamo compreso il potenziale delle nostre proposte e, quindi, abbiamo acquistato 4 panche e un ombrellone.

Il secondo anno, invece, abbiamo acquistato un rimorchio, un container e un gazebo.

   

Il terzo anno ci ha visti compiere il grande passo, ossia investire nella nuova sede.

Il quarto anno, dopo un anno per eseguire i lavori, abbiamo riaperto con una nuova location.

   

Oggi siamo qui, pronti e sempre più desiderosi di farvi assaggiare la nostra cucina.